LA PREGHIERA! Giugno 2024

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22

Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org

E-mail: preghiamoperilmondo@yahoo.it suorlina@preghiamoperilmondo.org

GIUGNO 2024

LA PREGHIERA!

Carissime anime che il Signore ha scelto per la Sua gloria!

Siamo nell’anno dedicato da papa Francesco alla preghiera in preparazione del Giubileo del 2025. Un anno di Grazia che il Signore ci ha donato, poiché tutto viene da Lui e per il quale occorre ringraziare ed esserGli grati! Soffermiamoci a riflettere: il Signore ci invita ad un impegno maggiore più consapevole ed ecco che ci offre l’opportunità di un anno dedicato in modo particolare alla preghiera, per imparare a donarGli un’orazione continua in una vita censita dall’amore!

Bello e lodevole sarebbe mettere tutto nelle mani di Maria, la Madre nostra, perché ci aiuti a renderla bella e armoniosa davanti a Dio! Quindi cerchiamo di scaldare gli animi e andiamo avanti ad impegnarci per dare al Signore, nell’oggi e nel prossimo domani, una preghiera davvero carica di amore e di offerta quotidiana!

Insegnaci, Signore, a saper pregare, a saper sostare davanti a Te,
affinché la Tua Luce, raggiungendoci, ci metta a
nudo e ci vesta di amore, di umiltà, di carità verso tutti!

L’anno dedicato alla preghiera è un dono grande perché parlare e ascoltare istruzioni in questo campo può farci solo bene! Ringraziamo il Signore per questo dono e preghiamoLo perché metta in noi la sete di pregare un’orazione integra dettata dall’amore!

Proviamo a chiederci che cosa è la preghiera per noi: credo che possa essere metterci a contatto con Dio, in uno spazio tutto nostro in cui si loda, si ama e si intercede; si offre riparazione e ringraziamento nel segno del dono perché tanto riceviamo dal buon Dio!

Il segreto è tutto nel rendersi disponibili alla Grazia, rispondere e lasciarci investire docilmente dal Suo tocco gratuito che ci conduce, per diventare anime “manipolate” da Essa e quindi capaci di saper creare nelle nostre giornate quei tempi di preghiera così importanti, che fanno da leva per affrontare il quotidiano con lo stile di Gesù. 

Quindi la preghiera è anche stupore, che, quando si manifesta, ci rende consapevoli di essere stati resi caldi dall’Amore Divino, perché non siamo noi che ci infervoriamo per il Signore, ma è l’azione della Grazia che, sfiorandoci, rende carichi di amore i nostri pensieri e le nostre considerazioni per Lui: sì, non saremmo mai capaci di amare se Gesù per primo non ci amasse! E questa conoscenza è basilare per noi, per saper affrontare il tempo in cui siamo aridi, distanti, inconcludenti nella preghiera! Non basta dire sono stato due ore in chiesa… se non siamo stati attenti, umili, nel chiedere al Signore di metterci nelle Sue mani e di suscitare in noi la preghiera o la richiesta di quelle grazie di cui la nostra anima può avere bisogno!  

Nella preghiera San Paolo ci avverte: “Noi non sappiamo che cosa chiedere o cosa è conveniente chiedere, se lo Spirito non viene a pregare in noi con gemiti inesprimibili” (Rm 8,26). Proprio così, Signore!

Quindi mettiamoci a tu per tu davanti a Lui e rivolgiamoGli il nostro grido desolato per la freddezza che spesso ci abita:

Ti prego, Signore, vieni e infiammami Tu, infervora il mio cuore perché possa pregare e spendere con amore questo tempo di preghiera davanti
a Te! Metti nella mia anima il bisogno di amarTi, di lodarTi, di pregarTi
così in pura perdita, senza chiederTi nulla, perché la preghiera è
l’offerta più alta, quella che dona solo per la Tua Gloria!

Sì, una preghiera pura che ci innalza lentamente e ci sorprende di volta in volta, perché sorge quasi a nostra insaputa, provocando l’incanto… Ci rendiamo ben conto quando siamo così distaccati, ma improvvisamente qualcosa cambia in noi, ci troviamo ad assaporare tutta la bellezza e la pienezza dello stare con Dio! E questo, a maggior ragione, suscita in noi la preghiera di lode e di ringraziamento! Il Signore ama questo nostro stare con Lui famigliarmente! Gli chiediamo solo di poterLo amare, adorare, lodare, essere davvero quei figli che costano il Suo Sangue versato per noi!  

Quando viviamo momenti di aridità, può esserci di aiuto soffermarci su qualche Salmo, su un brano del Vangelo o della Bibbia, su qualche meditazione che può afferrare la nostra sensibilità o attenzione; dovunque possiamo incontrare qualcosa, anche un fiore che si apre può parlare al nostro cuore e quindi far sbocciare la preghiera! A volte dal nostro pregare viene fuori solo un piccolo balbettio, un attimo di fervore prodotto da quel palpito d’amore che il Signore, di tanto in tanto, permette nelle anime per introdurle meravigliosamente nel canto del “Grazie” a Lui, Datore di ogni dono, quel canto che sorge da un cuore innamorato di Dio, che elevandosi sembra diventare un soffio soave, un tocco leggero che arricchisce di Grazia.

Silenziosamente lo spirito di preghiera in noi si fa strada, per lasciare parlare il cuore… È bellissimo ascoltare la propria interiorità, quando inizia a parlare a Dio con spontaneità! E la preghiera spontanea può diventare il nostro pilastro di Anime Riparatrici, perché aiuta a caricarci delle gioie e dei dolori degli altri, per diventare quella perla che il grande San Paolo illustrava dicendo: “Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto” (Rm 12,15). Questo versetto ci descrive in maniera semplice l’atteggiamento che in psicologia viene chiamato: “Empatia…” ossia vestirci dei sentimenti dell’altro, per raggiungere meglio l’unità che Gesù attende da tutti noi!

Quindi la preghiera è intercessione e riparazione, ma è anche adorazione in cui, con la grazia di Dio, riusciamo a scoprire la nostra nullità e l’infinita Misericordia di Dio, che ci pone in ginocchio, consola, conforta e dona speranza.  

L’altra componente della preghiera è il silenzio, quel silenzio adorante che scaturisce proprio quando ci fermiamo davanti a Dio e non abbiamo parole… eppure siamo lì, vogliamo esserci e, quasi smarriti davanti a Lui, ci troviamo fermi, prostrati in uno spazio di tempo, tutto nostro, che sa parlarci del Sacro!

Quante volte ci si raccoglie in ginocchio con le mani giunte, la testa fra le mani… Un momento che chiamerei solenne per chi ama il buon Dio perché, in quegli attimi in cui ci disponiamo alla preghiera, si tirano fuori i nomi delle persone più care da raccomandare a Lui, con le ansie e le preoccupazioni più vere! Momenti toccanti in cui il silenzio diventa adorante, diventa musica, mentre il Signore avvolge l’anima in un bagno d’amore che innalza a Dio e ci fa abbracciare l’intera umanità! È un’esperienza forte, direi ineffabile, che avvolge e porta a scoprire il Mistero di Dio in noi e accanto a noi!  

Siamo solo polvere, povere creature ma, dove c’è un cuore che risponde all’azione della Grazia, il Signore compie prodigi! A questo punto le anime non badano più al Mistero di Dio, ma si buttano ad amare l’Onnipotente e, con parole semplici, più uniche che rare, ripetono: “Signore, travolgimi nella Tua Carità!”.

Da giovane Suora così pregavo, quando andavo a prendere l’Eucaristia; era la mia assillante preghiera che prorompeva con forza dalla mia povera nullità, che sapeva solo anelare a Dio! “Signore, travolgimi nella Tua carità” e non si pensano più le cose difficili di Dio che vorremmo studiare, approfondire, ma si capisce solo che la cosa più importante è amare, andare incontro al Signore, che ogni giorno ci colma di doni per farci stare bene e per farci crescere santi!

Ora proviamo a guardare un po’ i punti salienti della preghiera: lodare, amare, intercedere, ringraziare senza dimenticare che il riparare è anche offrire qualche sacrificio o rinuncia per il peccato che c’è in noi e nel mondo; ringraziare per tutti coloro che non ne sono capaci e magari non si accorgono che ogni cosa bella, buona e utile ci arriva solo dalla Bontà di Dio presente per noi e per tutti gli uomini che abitano la terra!  

Spendiamo una parola sulla preghiera di intercessione che vuol dire letteralmente pregare per gli altri e in nome degli altri; vuol dire assediare Colui che può avere ancora pietà dei Suoi figli e può far trionfare la Sua Misericordia sul gran male che ci circonda! Sono parole enormi, bellissime che vanno considerate e meditate a lungo. Infatti, nell’Antico Testamento troviamo alcune espressioni di questa preghiera anche negli atteggiamenti: in piedi, prostrati a terra, con braccia elevate, in ginocchio ecc. perché vogliamo che diventi una preghiera forte ed espressiva per tutti. Facciamo nostri questi atteggiamenti per avversare tutte le brutture che ci sono e adoperiamoci a saper dare meglio e di più per quel male che infanga il mondo! Lo dico soprattutto a me stessa e al tempo stesso lo dico a voi che mi seguite sulla strada della Riparazione!  

È il momento in cui non possiamo non sentirci coinvolti, per cui vi esorto ad unirci ancora una volta per ripetere, all’unisono, la nostra stupenda preghiera per il mondo!

Mio Dio, Ti amo!
Abbi pietà di noi e del mondo intero!

Chiediamo al Signore di tradurre il nostro Amen, l’Amen della Fede e l’Amen della fraternità perché sentirci fratelli e fare qualcosa per tutti noi è bello! Urge attivarci perché Dio vuole salvi tutti, anche i più grandi peccatori!

Vi abbraccio, vi porto a Gesù. Il Signore vi benedica, vi aiuti e vi doni amore e gioia, rendendoci consapevoli della nostra responsabilità nei riguardi di tutti!

Suor Lina Iannuzzi