penso a tutti voi cui è stata data una piccola o grande croce e mi inginocchio davanti alla sofferenza, perché qualsiasi tipo di dolore o di disturbo è sempre sacro e porta ad associarci a Gesù sofferente, che con la Sua croce ha redento il mondo.

La sofferenza, unita a Gesù, è sempre quella che non rimane mai passiva, ma diventa potente e attiva, fruttuosa e feconda, perché si completa con quella del nostro Redentore. Egli santifica ogni dolore e va a donare, grazie all’umanità che più non riconosce il Signore dell’universo.

Non temiamo la notte del mondo, né quella della nostra vita perché in Cristo, noi vinceremo e nella nostra vita vinceremo anche il dolore se siamo capaci di avvolgerlo con il manto dell’offerta e dell’amore. Ogni sofferenza, vissuta con amore, è la storia di una croce come elemento che unifica, santifica, dà vita! 

Carissime Anime Riparatrici, penso soprattutto a voi che siete visitate dalla sofferenza. A tutti voglio dire con fede e passione d’amore che, quando c’inseriamo nella Passione del Signore, noi diventiamo partecipi della Sua Risurrezione. Copiosi diventano i frutti se ci cibiamo dei Sacramenti e della preghiera che illuminano il nostro sentiero. Questi frutti possono permetterci di spalancare i cuori alla Grazia e alla vera conversione di cui sempre abbiamo bisogno!