Quest’anno dedicato alla Fede, vorrei con voi, amici carissimi, rispolverare il Sacramento della Confessione, il Dono della Grazia che ci affina le coscienze. Anche se l’uomo rimane comunque peccatore e ripete i suoi errori, Dio non ci abbandona, anzi ci accompagna con il rinnovarci ad una vita dignitosa che ci fa sentire figli dello stesso Padre. Egli nella Sua Bontà ci insegue continuamente per aiutarci a fare scelte giuste, degne della nostra grandezza di figli di Dio.

Nelle confessioni, confessiamo pure i nostri peccati, i nostri reati di non amore nelle nostre giornate, il bene che avremmo dovuto fare e non l’abbiamo fatto…

Quante omissioni! Le promesse non mantenute, i propositi dimenticati, la preghiera a volte scialba e senza amore, sono tutte cose da mettere in rilievo per una buona confessione, ma ricordiamoci anche di proclamare e confessare la Misericordia di Dio, da cui attendiamo la Sua Clemenza; confessiamo anche la nostra fede, a volte povera e fragile. Questa nostra umiltà nel riconoscerci tali, attira su di noi il DONO dello Spirito, perché colui che invochiamo e a cui portiamo la nostra povertà e la nostra miseria, è Padre dei poveri, Datore dei Doni, Luce dei cuori, Consolatore perfetto, Ospite dolce dell’anima, da cui riceviamo sollievo e luce beatissima che ci apre al perdono e alla carità.

Il Sacramento della Riconciliazione è essenzialmente bello. È un sole che arriva nelle nostre giornate per farci nuovi, per prepararci alla Mensa Eucaristica. È un momento in cui il Signore ci fa gustare la gioia di sentirci liberi, assolti dalla Sua tenerezza di Padre che perdona, dimentica e incalza a compiere il bene.
Sarebbe anche bello iniziare la nostra confessione con il ringraziare il Signore per i doni ricevuti, proclamare il Suo Amore che ci aiuta a riconoscere e a lodare il Dio della vita che ha cura di noi fino all’ultimo respiro.

Facciamo diventare la nostra Confessione un incontro con Dio, perché è solo davanti a Lui che il nostro peccato emerge nella sua verità e riconoscendoci peccatori diventiamo piccoli, umili, bisognosi di Lui. E così possiamo imparare ad essere cantori della Sua Grazia, uomini e donne di speranza che non avvertono solo il peccato, ma nutrono il bisogno di rendere grazie per ogni cosa bella che ha arricchito il nostro percorso.
Andiamo alla confessione per scoprire l’Amore del Padre che ci accoglie in ogni caso; fa festa con noi se ci pentiamo, e viene a cercarci nell’ora in cui ci allontaniamo da Lui.

Il Sacramento della Riconciliazione è un momento preziosissimo, perché le nostre mancanze vengono assunte dal Cuore di Cristo, che volle addossarsi le colpe di tutti gli uomini!
Saremo sempre dei peccatori, ma la Grazia e la misericordia del Signore sono indispensabili perché il peccato perda la sua forza e lasci spazio allo Spirito di Dio nelle nostre anime.

In questa Quaresima prendiamoci cura di qualche persona che ha bisogno del nostro aiuto e vedremo giorni gioiosi…Sentiremo l’estasiante canto di Isaia che dice: “Illumina altri e ti illuminerai, guarisci gli altri e guarirà la tua ferita, illumina altri e la tua luce sorgerà come il sole” (cfr Is 58,7-10).

Preghiamo molto per la Chiesa in questo momento in cui si devono verificare grandi scelte e decisioni impegnative, perché lo Spirito del Signore mandi al gregge di Cristo un Pastore secondo il Suo Cuore.