A voi il mio saluto, il mio affetto fraterno, il mio augurio per una vita spesa a servizio del Signore e per il bene dell’umanità.

Questo mio apostolato altro non è che un piccolo servizio a Dio, alla Chiesa e a voi anime elette che mi seguite per una causa che ci associa a Gesù Redentore. È un servizio che vorrei puntellare di amore, perché sgorga in noi la ricchezza del dono di Dio che è l’offerta della nostra vita, del nostro lavoro, del nostro quotidiano per le folle, per la Chiesa, per ogni uomo venuto al mondo… 

Mettiamo al primo posto nel nostro cuore la riparazione, la capacità di vivere controcorrente in una oblazione di offerta, di amore per tutti i figli di Dio che sono tanti e sono smarriti!

Il Signore ci chiede una testimonianza di fede tesa innanzi tutto ad offrire e ad amare le piccole croci di ogni giorno in cui inesorabilmente c’imbattiamo, ma se sono accettate e offerte con amore, possono diventare l’ancora di salvezza per noi e per tanti altri!

Carissime anime elette che il Signore chiama al Suo Progetto d’Amore, ci troviamo nel mese dedicato a Maria e sappiamo che lei a Fatima chiese la riparazione! Questo deve farci sentire ancora di più nella “barca” di Dio dove il Suo Amore conduce a sponde sempre più alte!

La riparazione è un grande atto d’amore che sgorga nel cuore, dove, per purissima Grazia Cristo presiede e tutti abbiamo diritto di attingere ai suoi frutti, se ci vestiamo della Sua magnanimità, del Suo amore per le folle smarrite e senza valori. 

Chiediamo al Signore di insegnarci a praticare la riparazione con l’offerta orante e la preghiera di intercessione che porta a farci carico di ogni figlio di Dio. Tanti sono i lontani dagli insegnamenti di Cristo, ma se Lo preghiamo di vestirci dei Suoi meriti e se ci poniamo a pregare e ad amare per chi non prega e non Lo ama, noi possiamo continuare in Lui e con Lui, la Sua redenzione del mondo!

Quando amiamo davvero il Signore, non riusciamo più a chiuderci in noi stessi, perché in noi avviene qualcosa di grande: ci troviamo improvvisamente ad abbracciare il mistero salvifico del Cristo che porta a farci carico delle freddezze degli uomini e a fare nostra la passione che vivono tanti Suoi figli visitati dalla sofferenza!

Preghiamo perché il senso dell’eterno torni a brillare nelle nostre coscienze, tante volte votate solo all’abisso del nulla!

Offriamo amando i nostri giorni per la salvezza dei figli di Dio. Questo davanti al Padre ha un valore inestimabile, nonostante le imperfezioni dell’oblatività umana, perché il Signore con il Suo amore brucia tutta la miseria che si annida nel cuore della persona che si dona.

La riparazione è anche supplica per chi non prega e non ama, ma è soprattutto un dovere che deve spingerci ad avere gli orizzonti di Gesù: essere davanti a Dio per tutti e in nome di tutti!

Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque disse: “Almeno tu amami!”. Questo può farci capire che il Signore non vuole rinunciare all’amore di chi non Lo ama e vuole che il nostro amore supplisca quello che i nostri fratelli gli negano. È così che siamo inseriti nella Provvidenza Divina, dove i molti si salvano per i pochi che pregano e tutti si salvano per uno solo, GESÙ, l’unico che salva l’intera umanità!

Saremo sempre il piccolo gregge che prega o la piccola luce sul moggio che illumina, ma nel nome di Gesù e per i Suoi infiniti meriti qualcosa può cambiare per i figli che si perdono!

Vorrei potervi far sentire tutto il profumo, la fragranza che racchiude in sé l’offerta fatta per amore, nel nome di Cristo, per il bene dei Suoi figli!
Siamo chiamati a vivere il mistero stesso di Gesù e in Lui far parte di quella riparazione che fu l’opera Sua.

Il Signore vuole che ci sentiamo una cosa sola con tutti. Anche il dolore altrui dovremmo sentirlo nostro e quindi offrirlo, pregarci sopra perché diventi strumento di redenzione per ogni figlio di Dio. 

Bello è scendere nell’abisso del male per addossarci le colpe e farci garanti davanti a Dio come Mosè, con la preghiera che intercede e chiede perdono per tutti! (Nm 14, 18-20)

La riparazione richiede un’adesione incondizionata alle parole di Gesù: “Sono venuto a portare un fuoco sulla terra e cosa voglio se non che si accenda?”(Luca 12, 49)

Associati a Gesù Redentore e con la preghiera per tutti e in nome di tutti, il Signore può mettere nel cuore degli uomini dei semi che possono portare ad una vita nuova. È solo un’ardente speranza, ma sento che brilla in noi, per cui con più slancio possiamo dire al Dio dell’Amore: – Fa’ della mia vita un altare; fa’ che dal mio amore per Te scaturisca il bisogno di farmi carico di ogni figlio Tuo. Questi figli che hai mandato nel mondo e che permetti mi appartengano, possano, nella Tua Volontà d’Amore, arricchire la mia comunione con Te! –

“Servi inutili siamo”, (Lc 17,5-10) ma in Cristo e per Cristo “Tutto noi possiamo in Colui che ci da forza” (cfr Fil 4,13).

Piccoli, poveri strumenti noi siamo nelle mani di Dio, ma Egli da sempre sceglie le realtà piccole, deboli per manifestare le meraviglie della Sua Grazia, perché la gloria non sia nostra ma tutta Sua!