PROGETTO ANIME RIPARATRICI
Suor Lina (Michelina) Iannuzzi
Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22
Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org
E-mail: preghiamoperilmondo@yahoo.it suorlina@preghiamoperilmondo.org
MAGGIO 2014
Com’è bella Maria nel suo coraggioso sì che non la porta a vagliare conseguenze e tornaconti personali, ma si consegna a Dio in totale
abbandono. Portaci, o Maria, con te a magnificare il Signore
e ad esultare in Lui nostro Salvatore!
MAGGIO, MESE DI MARIA
Carissime Anime Riparatrici
Ci troviamo nel mese dedicato alla Vergine Maria, la donna che per eccellenza ha creduto, ha amato in pieno abbandono alla volontà di Dio.
Sulla scia di Maria, anche noi siamo stati presi sul serio da Dio, non abbiamo il coraggio di crederlo davvero, ma è così, perché il Signore permette che la salvezza e la fede degli altri ci appartengano! Dio ci sta chiamando per un servizio agli altri, alla Chiesa, ai Suoi figli, e questo si chiama: – Riparazione, ossia, vivere di offerta come ostia a Lui gradita, ma bisogna avere una qualità di vita umana e cristiana per essere testimoni veri in questo mondo che sembra precipitare sempre di più verso il basso.
Siamo chiamati a impegnarci nella ”Pastorale della santità” una parola “enorme”, ma che dobbiamo sentire nostra continuamente per diventare presenze attive, pronte ad aiutare e rinsaldare la fede nel popolo di Dio. I mezzi per raggiungerla sono: i Sacramenti, la preghiera, la carità che ci immerge nel Signore e ci rende operosi verso il prossimo, il saper riempire le giornate di sacrificio e di offerta orante, proprio per quelle persone dove la fede vacilla!
In Ospedale tante volte mi sento dire: “Suora, io invidio la sua fede, perché essa fa stare bene”. Allora mi fermo accanto al malato per far sentire quel mio modo di vedere le cose, far sentire il Signore, così come io, povero pulviscolo di Dio, per Suo Dono, lo percepisco! Quando diamo ciò che viviamo, ciò che siamo e quello in cui crediamo, quasi sempre finiamo con il colpire e ammaliare il cuore dell’altro, perché riusciamo a trasmettere con una carica non uguale che porta a far esplodere la gente in un: “E’ un piacere ascoltarla!” I miei occhi si gonfiano di lacrime, perché il Signore c’è e ci imbeve della Sua Grazia, del Suo Amore, in modo tale che altri bevano alla Sua sorgente che solo per Grazia ci troviamo dentro!
Siamo anime in Grazia e continuamente andiamo ad attingerla dai Sacramenti, anche se c’è sempre in noi una persona diversa da quella che sogniamo di essere davanti a Dio. La nostra povertà rimane comunque un dato di fatto che tocchiamo con mano, perché ci sono sempre limiti e difetti nella nostra condizione umana, ma possiamo continuamente ridimensionarli, riequilibrarli, se accettiamo noi stessi con umiltà e pace per quello che veramente siamo davanti a Dio.
Guardiamo pure in faccia le nostre ferite, i nostri limiti, ma lasciamo che la Misericordia di Dio ci avvolga, e se mette a dura prova il “lupo” che è in noi, non scoraggiamoci. Andiamo ugualmente a Lui con le nostre ferite e delusioni, con i turbamenti che non mancano mai. Egli, il Signore, è lì, e attende solo di poterci guarire!
Quando rivisitiamo la nostra vita con la memoria, facciamolo con vivo senso di Dio e se vi troviamo realtà che ci hanno ferito, dolori che non riescono ad assopirsi, nonostante il tempo trascorso, offriamoli in riparazione per la Chiesa e per il mondo, per la gloria e la lode di Dio, perchè sia piena; e soprattutto ringraziamo il Signore per quanto ha permesso nella nostra vita, magari solo per fare di noi una creatura nuova! È questa una delle terapie più efficaci per guarire da ciò che, nonostante il passare degli anni, ci ferisce ancora!
Cerchiamo di addomesticare il “lupo” che è in noi con la riconciliazione e il perdono sempre, cercando di chiarire, di volta in volta, le piccole incomprensioni che subentrano nel nostro cammino di croce. Se cerchiamo di attuare la pace, innanzi tutto in noi stessi, e se andiamo ad attingerla nei Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, centinaia di persone troveranno aiuto presso di noi! “Perché non siamo più noi, ma è Cristo che vive in noi” (Galati 2, 20).
Carissime Anime Riparatrici, apriamoci alla sofferenza della famiglia umana e saremo delle persone deste, partecipi del bene e del male che il mondo racchiude, questo ci permetterà di saper cogliere la passione di Dio nella sofferenza umana che mai abbandonerà l’uomo!
La spiritualità riparatrice chiede di avere cura dell’umanità, di nutrirla di preghiera, di offerta, di opere sante, perché nessun dolore deve passarci accanto inosservato, ma tutte le sofferenze devono lasciare traccia dentro di noi! Continuamente il Signore spinge a renderci “prossimo” per l’umanità, perché è questo il vero luogo dove Dio si rende visibile nel mondo!
Accogliamo con fede e amore la rasserenante certezza che tutto è DONO in noi e intorno a noi. Anche noi stessi siamo frutto di un Dono e siamo chiamati a esserlo sempre di più per la Chiesa e per l’intera famiglia umana.
Propositi
Accosteremo ogni uomo con venerazione, con rispetto, con attenzione, perché rimanga in noi e sia inciso nel cuore come il figlio di Dio, per cui pregare e spenderci, perché incontri il Signore.
Mettiamo nel nostro programma di preghiera quotidiana l’intenzione per i giovani, perché scoprano la loro missione nel mondo e vivano con entusiasmo il loro servizio a Dio e agli uomini.
Trasformiamo le nostre fragilità in Dono. Anche il peccato, se impariamo ad offrirlo, la Misericordia di Dio può farlo diventare sorgente di luce.
Impegniamoci ad essere pazienti, docili, generatori di pace, ponderati, retti, per prenderci, così come siamo, e andare avanti a dare il meglio di noi stessi sempre!
Applichiamoci a rispondere con modestia, riflessione e benignità a chi ci provoca. Dobbiamo essere severi con noi stessi e mansueti con gli altri, perché La dolcezza e la mansuetudine sono il fiore della carità, il frutto dello Spirito di Dio che dobbiamo fare nostro con l’aiuto della preghiera e con l’adesione alla Grazia.
Cerchiamo di acquistare una parola che sappia essere condita di dolcezza e di bontà. A volte una sola parola detta con benevolenza e amore può riscaldare il freddo e la solitudine di un cuore in difficoltà.
Suor Lina Iannuzzi