PROGETTO ANIME RIPARATRICI
Suor Lina (Michelina) Iannuzzi
Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22
Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org
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GIORNATA DEL MALATO 11 FEBBRAIO 2017
A voi, carissime anime riparatrici visitate dal dolore o dalla malattia, dalla sofferenza o da un lutto improvviso; a voi anime sante, perché siete amate da Dio. In questa Giornata del Malato voglio raggiungervi innanzi tutto con la preghiera e dirvi che il Signore vi ama! Da Lui riceviamo quel flusso di vita che ci porta a desiderare la santità, ad aderire alla Grazia che fa di noi delle anfore che si riempiono di amore per Dio. A voi, carissimi tutti, il mio abbraccio festoso, perché ci siete e fate spazio al Dio dell’Amore che ci trasforma in Sé. Con il poco che siamo, se ci lasciamo amare da Lui, diventeremo il Cielo di Dio perché il nostro nome è scritto da Lui in cielo!
Carissime Anime aperte al Dono di Dio!
Tutti prima o poi ci scontriamo con la malattia, con il dolore, esperienza drammaticamente umana, ma solo accanto agli ammalati ci mettiamo alla scuola della sofferenza! Prendiamo lezioni dal grande maestro che è il malato, perché egli perpetua nel suo corpo il Sacrificio di Cristo!
L’11 Febbraio ricorre la Giornata del Malato e noi, con la Vergine Maria, vogliamo costruire reti di carità intorno a coloro che soffrono, per mali fisici, morali o spirituali, perché attraverso la nostra dedizione, possano diventare sostegno e luce per gli altri, convinti che in ogni dolore c’è sempre il Cristo sofferente che trasforma in Sé la persona!
Vedo i sofferenti e divento sempre più convinta che sono il volto di Gesù, essi ci permettono di compiere un servizio che, se è fatto per amore, può dare frutti di vita eterna! Il Papa ce ne dà un esempio continuo con la sua tenerezza verso gli ammalati, i bimbi, gli adulti, gli anziani, gli ultimi! È un linguaggio di gesti che esprimono l’amore al sofferente, alla persona in difficoltà che ci rivela il volto del Crocifisso!
Amiamoli i nostri sofferenti… Essi sono l’ancora a cui possiamo aggrapparci perché la loro offerta e il loro sacrificio, unito a quello di Gesù, possono donarci un mondo migliore! Aiutiamoli, con l’affetto e la dedizione, a saper soffrire, a saper amare, perché la vera sfida nella nostra vita è quella di chi ama sempre meglio il Signore e riesce ad amare, con cuore di madre, la persona che soffre!
Quante persone si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate! E quanto amore può sgorgare da un cuore anche solo per un sorriso, un atto buono, una carezza! Sarebbe bello attivare per essi la terapia del sorriso, della bontà, dell’accoglienza, dell’abbraccio che può trasformare anche un cuore chiuso e indurito dal male. Invochiamo il buon Dio, perché ci renda capaci di donare amore, attenzione, accoglienza gratuita che è donare il meglio a quanti sono visitati dal dolore!
Mettiamoci alla scuola della sofferenza…
È un’arte che richiede impegno, serietà, sensibilità e, in alcuni ambiti, anche preparazione, ma soprattutto amore per chi sta vivendo un’esperienza di croce! Affrettiamoci a visitarli, ad ascoltarli! Quante persone sole negli ospedali, tra i vicini di casa, nei quartieri affollati della città… La solitudine è la malattia che impera a volte anche nella famiglia… Ma se cerchiamo di fare attenzione a chi è solo, a chi si sente solo, a chi vive la solitudine, riusciremo a portare loro spiragli di luce che possono dare un benessere spirituale che li aiuterà ad accettare meglio quello stato di croce. Non basta! Occorre portarli nella nostra preghiera perché il Signore li riscaldi, li rinfranchi con il Suo Amore e la Sua umanità di Figlio di Dio! Egli comprende ogni nostra infermità, perché ha conosciuto il dolore, l’abbandono, la solitudine… Li ha vissuti tutti ed è un medico che guarisce con la medicina dell’Amore!
Gesù ci ha consegnato la missione di avere generosità di madre e tenerezza di figli verso tutti. Come sarebbe bello se ci impegnassimo ad essere come braccia aperte inviate da Dio nel mondo, per abbracciare i sofferenti, i poveri, l’intera umanità smarrita e priva di valori e, come Anime Riparatrici, offrire, offrire sempre anche il dolore altrui, perché in Cristo trovi la sua pienezza e la Sua Risurrezione.
Donaci, Signore, un amore capace di rendersi attivo nel dono
e fa che possa rinnovarsi intanto che si consuma!
Pensiamo a Gesù, alla Sua sofferenza che racchiude tutto il dolore dell’umanità, ai tradimenti ricevuti. Egli si trovò improvvisamente da solo, abbandonato da tutti e in mano a dei carnefici! ImploriamoLo perché c’insegni ad amare, a farci sentire quasi responsabili delle solitudini altrui e sgorgheranno dal nostro essere quei gesti che, solo chi ama, sa mettere in atto fino a suscitare benevolenza intorno a sé e a condurre a sponde più alte la propria interiorità!
Offriamo al Signore i nostri giorni, quando diventano carichi di lacrime e sarà festa in cielo, perché ogni lacrima diventerà una perla preziosa. Prendiamo la nostra porzione di croce e di amore e facciamone un’offerta gradita al Padre, tramite il Cuore Immacolato di Maria, sempre più convinti che in ogni croce si può respirare la Risurrezione!
Non siamo chiamati a convertire il mondo ma ad abbracciarlo, a farlo nostro, a sentirci responsabili di come oggi, troppo poco, ci si adoperi per arrivare alla santità. Accogliamo con purezza di cuore l’Amore di Dio e adoperiamoci per far fruttare la carità in noi e intorno a noi! Ciò che può renderci santi è solo la vita divina che ci penetra e ci avvolge e, se amiamo sul serio il Signore, Egli ci donerà la Sua luce e permetterà di espanderla intorno a noi!
Ma chi sono i Santi?
Essi non sono altro che gente appassionata con il cuore trasparente, inseparabile dall’Amore di Dio. I Santi non sono solo quelli dalle grandi opere, ma anche quanti compiono gesti comuni, ordinari, con un grande amore dentro! Sono gesti quotidiani di ascolto, di pazienza, di attenzione, di altruismo; gesti che sanno parlare d’amore e, al tempo stesso, narrano l’Amore di Dio sempre e comunque presente, in ciascuno di noi. È quella carità operosa che il Signore ci dona di irradiare e sa metterci in comunione con Lui!
Facciamo nostro l’atteggiamento dei Santi perchè in questo modo, anche se non ci accorgiamo, noi andiamo a posare una carezza in fondo all’anima di chi ci ascolta e, se troviamo dei cuori induriti, possiamo sempre presentarci al Signore come mendicanti di amore che bussano al Suo Amore di Padre, perché intensifichi loro la fede e la carità!
Suor Lina Iannuzzi