PROGETTO ANIME RIPARATRICI
Suor Lina (Michelina) Iannuzzi
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GIUGNO 2023
CHIAMATA ALLA SANTITÀ
Carissime anime belle che amate il Signore!
Questa volta sono andata a prendere il documento Gaudete et exsultate di Papa Francesco per meditare sulla santità dei piccoli gesti che nel nostro cammino incontriamo numerose volte!
Spesso alcune persone, avanti nella virtù, ci “schiaffeggiano” tanta è la loro fede, la loro appartenenza a Dio!
Molti sono i segni di santità che il Signore ci presenta proprio attraverso gli umili del Suo popolo! Sono persone sante che ci sorprendono, ci spiazzano, perché la loro vita è un appello per noi a uscire dalla mediocrità tranquilla e anestetizzante in cui a volte ci ritroviamo. Essi hanno una vita di fede e di carità davvero mirabile su tutti i fronti! L’esperienza ci insegna che in periodi di crisi di fede il Signore, nella Sua bontà, manda qualche anima che sa contagiare anche a livello mondiale! Un esempio importante: Madre Teresa di Calcutta.
Le anime sante sono sempre il volto più bello della Chiesa che ci vengono proposte a modello perché in esse è lampante l’Azione della Grazia. Ci sono anche i “santi della porta accanto”, persone comuni come noi nelle quali lo Spirito Santo agisce e suscita quella capacità di aprirsi al rapporto con Dio, che traspare dal loro comportamento semplice, ma al tempo stesso sorprendente per noi.
Come è bello vedere i frutti dello Spirito in alcune persone che fanno parte del popolo di Dio! Destano meraviglia per la loro mitezza, pazienza, per la loro capacità di non scivolare nella facile tentazione della mormorazione…
Possono essere quei genitori che crescono con amore e sacrificio i loro figli; oppure quegli uomini e quelle donne che lavorano sodo ogni giorno per portare a casa il pane; quei malati che sanno fare del proprio letto e della loro sofferenza un vero altare, mai stanchi di intercedere per la famiglia o per il mondo intero; ci sono poi le religiose e i religiosi anziani che continuano a sorridere e che non smettono di chiedere fede e perseveranza fino alla fine. Questa è la “santità della porta accanto”!
Sono persone ammirevoli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio o, per usare un’altra espressione, sono la virtù personificata! In tutta questa vita fedele vedo, giorno dopo giorno, la santità della Chiesa militante.
Il Signore a tutte le età chiama e vuole fare di noi quanto è nel Suo Progetto di Padre! Vorrei ricordare che tutti siamo chiamati ad avere una vita santa e tutti possiamo rispondere a quella chiamata che da sempre si rivolge a me e a te: «Siate santi, perché io sono santo» (Levitico 11,44; 1Pietro 1,16). Certo non da soli, ma muniti di una vita sacramentale arricchita dalle virtù teologali (Fede, Speranza, Carità), possiamo immergerci nella chiamata che svilupperà in noi il desiderio della perfezione, con cui saremo spinti ad imitare Gesù, sia pure su strade e vocazioni diverse!
Non è il caso di scoraggiarci quando contempliamo modelli di santità che sembrano irraggiungibili. Dovunque possiamo trovare testimonianze utili per stimolarci e motivarci, non per diventarne la copia, atteggiamento che potrebbe allontanarci da quella via che il Signore ha riservato per ognuno di noi, ma per rimanere unici e irripetibili sulla strada additata, perché ogni Santo ha una caratteristica tutta sua!
A tale proposito, il grande mistico San Giovanni della Croce, quando scriveva il suo Cantico Spirituale, preferiva evitare regole fisse per tutti e spiegava che i suoi versi erano scritti perché ciascuno se ne giovasse a seconda della sua spiritualità. La Grazia si comunica a noi sempre in un modo differente dall’altro e questo ci dovrebbe entusiasmare e incoraggiare per crescere verso quel Progetto unico e mai ripetibile che il Signore ha creato per noi: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato» (Geremia 1,5).
Ecco, siamo consacrati e chiamati ad essere santi da Dio stesso, siamo chiamati a vivere con amore, offrendo i nostri affanni nelle occupazioni di ogni giorno, perché dovunque possiamo trovare la possibilità di crescere nell’Amore di Dio, e perciò nella santità, nel modo più semplice che si possa immaginare!
Ad esempio: i consacrati, cioè le persone che vivono nello stato religioso, sono chiamati a vivere pienamente e con gioia la propria donazione al Signore. Gli sposati sono chiamati a vivere la santità amando e prendendosi cura fedelmente ogni giorno del proprio coniuge, proprio come Gesù ha fatto con la Sua Chiesa. I lavoratori devono impegnarsi con onestà e competenza a svolgere il proprio lavoro; così i genitori, insieme ai nonni, sono chiamati ad insegnare con pazienza e costanza ai loro bimbi di imitare Gesù nelle cose belle. Chi ha autorità deve sentire la necessità di impegnarsi sempre e solo per il bene comune e mai per interesse personale.
Carissime sorelle e carissimi fratelli tutti, lasciamo che la grazia del nostro Battesimo ci avvolga e doni frutti di vita eterna nel nostro cammino di santità; facciamo in modo che la mente e il cuore si aprano a Dio. Non scoraggiamoci perché la forza dello Spirito Santo ci investe e fa in modo che la nostra vita sappia dare i suoi frutti! (cfr Galati 5,22). Nelle tentazioni solleviamo gli occhi al Crocifisso e diciamo: Signore, io sono un povero nulla, ma Tu puoi compiere il miracolo di rendermi migliore!
Non allontaniamoci mai dalla Chiesa, Una e Santa, sebbene composta anche da noi, poveri peccatori, perché troveremo sempre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per crescere in una vita santa! Il Signore ha colmato la Sua Chiesa di tanti doni: la Sua Parola, i Sacramenti, il magistero (fra cui i documenti dei Papi), i luoghi di spiritualità come i santuari, la testimonianza dei Santi e, soprattutto, l’ha colmata di una multiforme bellezza che le arriva dal Suo Amore; infatti, come una sposa, è stata da Lui adornata di gioielli (Isaia 61,10).
La santità, a cui il Signore ci chiama, crescerà quasi senza saperlo e attraverso piccoli gesti. Alcuni esempi: incontriamo una vicina che inizia a parlare, arrivano le critiche… ma possiamo sempre astenerci dal parlare male di qualcuno! È un passo verso la santità.
A casa può esserci il figlio che chiede di essere ascoltato con le sue fantasie e, anche se stanca, la mamma siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Questa è un’offerta che santifica.
Così se sperimentiamo momenti di angoscia, ricordiamoci di elevare il pensiero verso la Vergine Maria, per prendere la corona e pregare con fede. Ecco, anche questa semplice via, porta alla santità!
Cerchiamo di vivere il momento presente colmandolo di amore in tutto quello che facciamo.
Un modo con cui possiamo concretizzarlo è farci qualche domanda: afferro le occasioni che mi si presentano per compiere azioni ordinarie in un modo straordinario? Mi lascio contagiare dal garbo, dall’accoglienza, dalla virtù che altri hanno? Cerco di migliorare il mio carattere, l’orgoglio, la sensibilità, l’io che sa solo dare ragione a se stessi?
Infine, il disegno del Padre è avere Gesù in noi, che vuol dire farGli spazio perché possa agire e orientare i nostri comportamenti. Ci può essere di aiuto l’interrogarci se un determinato modo di fare o una decisione può piacere al Signore: prendiamoci un attimo prima di agire! Sulla terra tutti abbiamo una missione da compiere al meglio, che occorre sentire come cammino di santità, perché «questa infatti è la volontà di Dio: la nostra santificazione»! (1Tessalonicesi 4,3).
Voglia il Cielo che anche noi possiamo riconoscere quella parola o quel messaggio che Dio desidera dare al mondo con la nostra vita! Lasciamoci trasformare e rinnovare dallo Spirito, affinché tutto questo sia possibile e far sì che la nostra preziosa missione non vada perduta! Anzi, penso che possa essere portata a compimento anche fra i nostri errori e momenti negativi, purché non abbandoniamo la via dell’amore e rimaniamo aperti alla Sua Azione di Grazia che purifica e illumina ogni nostro cammino!
Tutti noi, nella misura in cui ci santifichiamo con i meriti di Gesù, possiamo diventare fecondi per il mondo intero; se poi riusciremo ad assumere e a rimanere fedeli ai nostri ruoli, con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo davvero essere il sale della terra e la luce del mondo dovunque ci troviamo!
Non dobbiamo avere paura di puntare più in alto, di lasciarci amare e liberare da Dio. Mai impaurirci di lasciarci guidare dallo Spirito perché la santità ci rende più umani e rimarrà sempre l’incontro della nostra debolezza con la forza della Grazia. Nella vita, lo diceva anche León Bloy: «Non c’è che una tristezza, quella di non essere santi».
Sorelle e Fratelli miei, Anime Riparatrici, amiamo e accogliamo l’Amore di Dio che ci avvolge, ci spinge ad operare il bene e doniamo senza fine il nostro vissuto in riparazione del male che continua a fare chiasso portando le anime sulla via che non è quella di Dio.
Caldamente vi esorto a ripetere e a diffondere la nostra preghiera dell’Atto d’Amore, così adatta al tempo che viviamo, non tralasciando di ricordare i nostri fratelli dell’Emilia Romagna duramente provati dopo una vita di lavoro e sacrifici!
Mio Dio, Ti amo!
Abbi pietà di noi e del mondo intero!
Sempre con stima, affetto e amicizia. La vostra Suor Lina.
Suor Lina Iannuzzi