IL ROSARIO, LA NOSTRA PREGHIERA A MARIA – Ottobre 2023

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

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OTTOBRE 2023

IL ROSARIO,
LA NOSTRA PREGHIERA A MARIA

Ottobre, il mese del Rosario: bello è soffermarci un po’ su questa bellissima preghiera che la Madonna ha chiesto nelle sue diverse apparizioni e su cui i Papi hanno scritto meravigliosi documenti! Lo facciamo soprattutto per fare una lode a Maria, lei la Beata fra le donne, l’Aurora vestita di sole, l’Inestinguibile, la Madre Amata, Colei che schiaccia il nemico infernale e libera i suoi figli dalle sue grinfie! 

Dopo il nome di Gesù abbiamo il tuo nome, o Maria, potente e brillante nel Regno Celeste! Piena di Grazia tu sei, il Signore è con te: vieni
a noi come “Esercito schierato a battaglia!” e difendici dalla morsa dell’eterno nemico! Ave, Stella più bella del firmamento; tu, la
benedetta fra tutte le donne, vieni a percorrere la terra e porta
i cuori degli uomini al tuo Divin Figlio Gesù, perché possano
riconoscerLo e amarLo come il Padre attende!

Il Rosario! Sappiamo che è molto gradito alla Vergine Maria, ma come definirlo? È una preghiera che non ha molte parole e quelle che ci sono le troviamo quasi tutte uguali… A volte si sente dire che il Rosario risulta pesante… eppure attira, ci prende, ci coinvolge e andiamo a rifugiarci in esso!

Il Rosario si può definire anche la preghiera che porta alla contemplazione perché, mentre la mente e il cuore lo celebrano, ecco che l’anima si riposa, si consola e ne esce sollevata dal sentirsi affranta da quelle prove che la vita non risparmia a nessuno!

Amo descrivere la preghiera del Rosario cercando di far affiorare il suo fascino, un fascino tutto suo che, quando viene a sfiorarci anche minimamente, ci troviamo ad amare questa preghiera, a riposare nella sua ripetizione che immerge nel gusto di nominare e rinominare il Nome Santo di Maria, dolcissima Avvocata nostra! È la preghiera che assume il volto del brivido della ripetizione, una ripetizione che si fa canto perché porta l’anima a raccogliersi e ad elevarsi ai piedi della “Tutta Pura” e farci accorgere che il nostro cuore diventa fiamma!

Sì, una fiamma d’amore per il Signore, per la nostra Mamma Celeste, per chi ha saputo infonderlo nel cuore dei figli di Dio; qui la nostra riconoscenza va alle nostre famiglie, ai nostri nonni da cui abbiamo ricevuto esempi brillanti di fede, come riconoscenti siamo alla Chiesa Madre e Maestra, da cui siamo stati nutriti di insegnamenti mirabili anche per questa preghiera!

La bella preghiera del Rosario è qualcosa che trasforma anche le distrazioni, i desideri, le paure, le emozioni da cui ci lasciamo percorrere. È una preghiera che accoglie, scioglie i macigni, guarisce, purifica, rasserena, ridona la calma, rafforza e si rende potente quando sorge da un cuore umile, semplice che non ragiona con tanti discorsi, ma si fa sempre disponibile all’Azione della Grazia. Né giorno, né notte, né freddo, né caldo, ogni età e stagione devono condizionarci!

Pensiamoci bene: il Rosario è un continuo fidarsi e affidarsi; è un modo di pregare che chiamerei unico perché, attraverso l’aiuto che chiediamo a Maria, noi possiamo dire: – Signore, so che ci sei, che sai tutto e sono certo che mi illuminerai! – aprendoci così all’Amore di Dio e all’amore della nostra tenerissima Mamma Celeste!

Il Rosario, certo è “La Catena Dolce che ci rannoda a Dio”, è la preghiera di chi ha già detto tutto, ma è anche la grande preghiera che viene esaudita perché Dio non resiste all’intercessione della Madre Sua e lei, la soavissima Madre nostra, non rimane indifferente al grido dei suoi figli che la invocano!

Il Rosario è la preghiera che rivolgiamo alla Madonna, ma il suo oggetto è il Salvatore perché al centro abbiamo Gesù da contemplare con i Suoi Misteri…
È una preghiera cristocentrica e trinitaria perché ci pone a meditare la vita di Gesù con le sue varie tappe ed è qui che ci troviamo felicemente impegnati ad assaporare il nome di Maria e la vita di suo figlio con la lode alla Trinità nel Gloria finale di ogni decina!

Come ebbe a dire Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, «a dare maggiore attualità al rilancio del Rosario si aggiungono alcune circostanze storiche. Prima fra esse, l’urgenza di invocare da Dio il dono della pace» (n. 6).
In questo momento drammatico della storia questo invito, formulato nel lontano 2002, assume un’urgente attualità: il nuovo conflitto in Medio Oriente è solo l’ennesima tappa di quella “terza guerra mondiale a pezzi” su cui ci ha ammonito papa Francesco. 
Il cuore degli uomini è sempre più pieno di odio e l’esito sono le stragi, i bombardamenti, le invasioni, l’uso di sempre più armi…

Fortemente vogliamo fare in modo che il Rosario sia recitato tutti i giorni, diciamolo a noi stessi: costi quel che costi, ma il Rosario nelle nostre giornate deve avere uno spazio tutto suo! Perciò con fede e convinzione ci assumiamo l’impegno di recitarlo tutti i giorni e per tutta la vita perché per ciascuno di noi: Nessun Giorno Deve Rimanere Senza Il Rosario!

Ti offriamo, o Maria i Rosari che si recitano in tante parti del mondo, vogliamo che diventino una splendida Corona che vuole onorarti, benedirti e lodarti! Con le tante Ave Maria dei tuoi figli, o Madre nostra, fanne dei gradini per le anime che ti amano e attendono la tua materna intercessione perché il mondo che langue nella sofferenza venga irrorato dal Sangue di Cristo e pacificato dal Suo Amore che tutto può!
O Beatissima Vergine del Santo Rosario, a te offriamo il pianto dei poveri, dei cuori esasperati che gridano pace! Ti offriamo la paura dei deboli che cercano tregua, le lacrime dei bambini tristi e spaventati
che in questa tragedia subiscono il martirio…
O Maria, dona sollievo alle nazioni in questa disperata voglia di pace;
fa’ che il cuore dei potenti si converta all’amore, al rispetto reciproco
e fa’ che i loro progetti possano seminare e costruire speranza
per un mondo di pace! Con le braccia elevate verso il Cielo noi t’invochiamo, o Madre, e con te vogliamo chiedere a Dio
di illuminare le coscienze dei potenti, di piegare il loro orgoglio e fermare il vento di morte che aleggia su tutta la terra! Amen.

Viviamo giorni in cui tutto accelera in modo preoccupante! Vi esorto vivamente ad aggrapparci alla nostra preghiera dell’Atto d’Amore, questi cinque secondi per Dio da non tralasciare nelle nostre giornate! In qualsiasi mansione e in qualsiasi momento osiamo gridare a Dio di avere pietà dei Suoi figli:

Mio Dio, Ti amo! Abbi pietà
di noi e del mondo intero!

L’urgenza del momento ci chiama non solo a pregarla con fede e amore, ma anche a farla conoscere: vi invito a diffondere questa preghiera perché il nostro grido d’amore, per questo mondo travagliato, distratto e bisognoso di preghiera, possa diventare sempre più numeroso!

Suor Lina Iannuzzi